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Portogallo meridionale » Algarve surf experience |
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Pubblicato Venerdì 21 Marzo 2003 da DeRiccio |
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L'Algarve è la regione più a sud del Portogallo. Il clima è caldo d'estate e mitigato d'inverno dall'oceano. La coste sono alte e rocciose ma lasciano spazio a bellissime baie dove l'oceano si infrange con tutta la sua maestosità...
Diario di viaggio. Primo giorno Emozionato, equipaggiato e ben informato salgo sull'aereo, mi aspetta un lungo viaggio: Venezia, Francoforte, Faro, Lagos e finalmente Sagres, la città dei navigatori. Nel bagaglio a mano solo l'indispensabile: muta, e muta...nde. In mente tappe, orari, mille interrogativi conservati per anni: come sarà l'oceano?Freddo, pericoloso, affascinante, incommensurabile...
Intanto l'aereo decolla e mi lascio alle spalle la laguna di Venezia... specchio nel quale affluiscono serpentelli altrettanto brillanti. L'aereo vola basso, e le vibrazioni si fanno sentire. In poco tempo scorgo le Alpi e poco dopo la foschia delle terre germaniche.
Il mio primo test d'inglese: Do you need something? Water Sparkling or natural? What? Sparkling or natural? What? Sparkling or natural? ...
Dopo una lunga attesa nell'areoporto di Francoforte raggiungo finalmente l'aereo, questa volta è imponente e decolla goffamente ma vola altissimo e galleggia sicuro nel cielo. Purtroppo, data l'altitudine, non riesco a vedere nulla.
L'aereo inizia a scendere con ampie virate. Scorgo finalmente qualcosa tra le fitte nuvole. La laguna di Faro è circondata da colori fertili: terra rossa mattone e prati verde brillante.
Prendo un Taxi e arrivo in pochi minuti alla stazione del treno: mi aspettano altre due ore e mezza. Dalla finestra del regionale osservo il paesaggio: colline verdi si alternano, e le piante grasse ai bordi dei piccoli frutteti mi ricordano quanto possa essere torrido il clima estivo. Piccole case rurali, sono immerse nella fitta erba incolta,e variegano sporadicamente il paesaggio. Intanto il sole scende dietro l'orizzonte e ascolto l'ottimo inglese di un giovane surfista che parla di Lagos e delle sue onde.
Arrivo alla stazione, quando ormai il Sole è tramontato. Appena fuori c'è il furgoncino del surfcamp e un simpatico ragazzo mi chiede se sono l'italiano.
Italiano?
Sono Antonio...
Altri trenta minuti o forse più, e finalmente arriviamo al surfcamp: una carina villetta nella periferia di Sagres. Tutt'intorno ci sono canne, terra rossa e qualche piante grassa mentre una brezza tesa mi ricorda che finalmente l'oceano è poco lontano.
Dentro si vede arredamento rigorosamente cool: surf, poster, cartelli australiani ovunque. In salotto tv, vhs e dvd di surfisti che girano tutto il giorno, in particolare Shelter le cui serenate acustiche mi hanno accompagnato per tutta la settimana.
All'interno del camp c'è un clima amichevole fa come fossi a casa tua dice Carlos.
Per cena un bel piatto di spaghetti al pomodoro, (mi sento proprio a casa!), e quattro chiacchiere in un mix italo-anglo-portoghese, ma non è poi così difficile farsi capire.
Secondo giorno Ci svegliamo sulle 9 e senza fretta facciamo un'abbondante colazione, muesli e succo di frutta Lidl!!Non pensavo arrivasse anche quà! Dopo qualche preparativo si carica il furgoncino e via verso Praia do Amado. Questa baia, che si affaccia sul lato ovest, è circondata dagli altipiani di roccia e terra rossa che cadono a picco sul mare, tipici dell'Algarve. Il verde brillante li ricopre e crea una miscela di colori veramente affascinante. Se vogliamo poi ricordare che siamo le uniche persone nella baia, questo oceano sembra nostro...
La giornata non è facile per un principiante, ci sono molti frangenti che rompono chiamando una forte risacca, per non parlare della corrente. Marcio mi spiega l'abc: tipi di surfboards, tecnica ed infine l'oceanografia del posto. Quando entro in acqua resto sorpreso, tutto quà? Pensavo fosse molto più fredda: la muta 4-3 va benissimo e mi permette di stare in acqua 3-4 ore fino a sfinimento...
La giornata si conclude recuperando le energie al camp: doccia, cena e relax sul divano guardando Shelter.
Terzo giorno Le formalità non cambiano: sveglia, colazione, però oggi andiamo a visitare un'altro spot: Arrifana. Facciamo circa 45 minuti di strada verso nord e poi iniziamo a scendere per dei tornanti e parcheggiamo in fondo alla strada. Arrifana è molto diversa da Praia do Amado. L'insenatura è molto più profonda e grande, e questo limita la corrente e favorisce onde più regolari. La spiaggia è stranamente più piccola ed è coperta per la maggior parte di roccia nera che ogni tanto si trova anche sul fondale sabbioso. Alle spalle della piccola spiaggia si alza subito vertiginosamente la roccia fino alle case, tuttavia l'energia dell'onda si disperde prima di arrivare alla parete e le pietre offrono, quindi, un ottimo posto per riposare.
E' ancora presto per andare outside, anche perchè in questo posto non ci sono channels da sfruttare, allora faccio pratica con il take off sulla schiuma provando ogni tanto a prendere qualche onda pulita che mi costa uno dei peggiori wipe out che abbia mai fatto. D'altronde le onde qui sono più veloci di quelle nostrane, bisogna alzarsi fulmineamente e subito nella posizione corretta, altrimenti kaboom!!glu, glu...
Restare nella via di mezzo tra outline e spiaggia è parecchio difficile, ogni metro che guadagni con pesantissime bracciate lo perdi con le schiume che arrivano implacabili, e non puoi nemmeno fermarti a riposare a cavallo della tavola: la prima onda che arriva la devi prendere o sei punto e a capo. E quindi con il cuore che esplode affannando ti giri e go go gooo, salti su....
A causa della stagione, (è Dicembre,) o del fatto che questo sport in Portogallo non è diffuso(???), ci sono 4 o 5 surfisti dispersi su una superficie immensa, (per non parlare di Amado dove ero l'unico!), e ce ne sono altrettanti fuori dall'acqua, ed io ho pensato 'Ma come è possibile stare fuori dall'acqua con questo mare?', saranno così abituati ad avere sempre onde che non potranno mai capire un abitante dell'Adriatico.
Quarto giorno Facciamo un'altra giornata ad Amado, oggi ci sono anche due nuovi ragazzi Andy, un paracadutista inglese, e Paulo. Usciamo sul lato destro della baia con i due istruttori in prossimità di una roccia pronunciata verso il mare, che forma un'ulteriore baietta, e uno scoglio qualche decina di metri a destra di questa, prima della parete di roccia. Restando tra lo scoglio e la roccia pronunciata c'è un punto di equilibrio delle correnti che permette di andare outside senza essere sparati fuori, anche se è molto difficile perchè i frangenti sono insistenti, e travolgono il longboard.
Sono rimasto veramente stupito da come sei in balia dell'oceano quando stai in acqua: le correnti ti trascinano dove vogliono e l'unico modo per uscirne è prendere la prima onda che passa.
Ultimi giorni Un'altra bellissima spiaggia, che non è troppo interessante dal punta di vista surfistico, ma è ancora più bella di Amado, è Praia de Rua (credo sia questo il nome). E' una baia raggiungibile da una strada sterrata che percorre l'altopiano verso nord. La spiaggia è molto grande e piena di frangenti incasinati. Salendo su uno scoglio gigante che punge l'oceano e forma laghetti cristallini tra gli scogli, si vede che per prendere qualche bella onda sinistra bisogna nuotare fino alla punta dello scoglio, stando attenti a non avvicinarsi troppo perchè spuntano dall'acqua minacciose pietre. Le condizioni non sono facili: niente channels, forti correnti e molti frangenti, ma la spiaggia è veramente stupenda e come al solito siamo gli unici...
Veramente paradossale invece pensare che le onde più belle si trovano in uno spot di fronte ad uno stabilemento industriale con due ciminiere che pizzicano il cielo e un fiumiciattolo minaccioso che sfocia nel mare. Mi hanno detto che questo è un secret-spot, ma ho dei grossi dubbi visto che è proprio davanti ci sono un bar ed una scuola di surf, ed è facilmente raggiungibile con una strada che costeggia la spiaggia. Quì le onde sono veramente come non ero mai riuscito a vederle: lunghe centinaia di metri e cristalline. Quando sale la marea entrano i primi surfisti in acqua e non sono pochi ma ci sono comunque onde per tutti.
Finalmente posso uscire senza problemi nell'outside, ma preferisco stare lontano dal picco principale in modo da non disturbare gli altri surfisti, perchè non mi sento ancora sicuro e non vorrei rompere il tavolone in testa a qualcuno. Gli altri sono invece molto disinvolti: mentre risalgo verso la line-up mi passano ad un metro di distanza, ma non fanno paura tanta è la sicurezza e la bellezza del loro scivolare sulle onde.
E'incredibile: il Sole scende calmo dietro all'orizzonte, e il cielo si tinge di sfumature rosse. I surfisti pereseverano fino all'ultimo minuto e spuntano ogni tanto sulla cima di qualche onda come delle ombre lontane, danzando innanzia agli ultimi raggi che fanno capolino dall'oceano.
Mentre risalivo la line-up andando in contro alle creste cristalline che filtravano i raggi del sole e mentre vi giacevo in attesa del set cullato da onde di due metri mi chiedevo dell'origine di tanta gioia originata da cose molto semplici, mi chiedevo del rapporto tra l'uomo e la natura, mi chiedevo cosa fosse la felicità e quali sono le cose di cui si ha veramente bisogno.
Notizie utili Raggiungere Sagres : bisogna arrivare in Aereo fino a Faro, poi prendere un treno regionale a meno che non arriviate di Sabato mattina e allora vengono quelli del surfcamp con il pulimo fino a Faro.
Aereo Venezia-Francoforte-Faro (Lufthansa) costo circa 310 euro Bologna(o Milano)-Lisbona-Faro (Tap Air) Treno Faro-Sagres in furgoncino del surfcamp se arrivate di sabato mattina Taxi Faro areoporto-Faro stazione (tariffa fissa 10 euro), treno regionale Faro-Lagos (costo sui 4 euro orari su www.cp.pt) Cenare: la cucina Portoghese ha sapori molto simili a quelli italiani. Nel surfcamp è possibile prepararsi qualcosa nella cucina, altrimenti potrete sfamarvi in uno dei numerosissimi ristoranti di Sagres, dove è possibile mangiare carne o pesce spendendo sui 15 euro. Il menù tipico, (e generalmente sufficiente dopo 4 ore di surf...), è costituito da un antipasto di crostini con pasta di sardine, una piccola zuppetta di pesce o verdure, e poi un bel vassoio con carne o pesce freschissimo, contornato da riso e/o verdure varie. Si può accompagnare il tutto con vino locale, magari non famoso, ma sicuramente ottimo. Oppure è possibile cenare in un pub con 10 euro: un panino e una birra...
Clima: la temperatura è realmente ottima anche d'inverno basta guardare le medie stagionali pubblicate su vari siti di meteo europeo tutto l'anno, l'unico problema d'inverno potrebbe essere la pioggia. Nel periodo di bassa stagione conviene quindi aspettare a prenotare l'aereo per essere sicuri di non trovare pioggia. Tuttavia l'inverno è un ottimo periodo per evitare l'affollamento e magari per trovarsi soli su spiaggie bellissime.
Collegamenti aerei Segue una lista di link a siti internet che vendono biglietti aerei online.
TAP Compagnia aerea portoghese. Alitalia La nostra compagnia di bandiera Todomondo Voli charter Sito di eDreams agenzia di viaggio on-line che offre voli a prezzi incredibili. Evolution Travel offre soggiorni tutto compreso. VolaGratis motore di ricerca per voli low-cost. CTS Centro Turistico Studentesco
Indirizzi indispensabili http://surf.to/algarve indirizzo del surfcamp http://www.surfcamp.it indirizzo del partner italiano che prende le prenotazioni
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Re: Algarve surf experience (Voto: 0) da sassudi il 23/12/2003 (Info Utente | Invia un Messaggio) | Ma sei andato a vedere Lisbona,Sintra,Porto?O meglio, visto che eri li, hai girato l'algarve.Cioè,tu il Portogallo lo hai vissuto?o hai vissuto solo l'oceano?a me il surf così come lo hai preso tu mi sembra fuorviante quanto il cattolicesimo o qualche altra assurda religione.Te lo scrivo con rabbia. |
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